Il fulcro del Pilates chiamato Core
Il principale obiettivo della ginnastica eseguita attraverso il metodo del Pilates, è quello di rafforzare il fulcro del nostro corpo, il cosiddetto “Core”.
Ossia tutta la parte centrale del corpo umano che riguarda maggiormente la concentrazione della forza, delle energie e dell’equilibrio fisico e posturale di tutta la nostra struttura muscolo-scheletrica.
I muscoli fondamentali utilizzati maggiormente attraverso gli esercizi del Pilates sono:
- gli addominali (a loro volta divisi in 4 fasce)
- i muscoli dell’interno coscia
- ed i muscoli lombari: i quali uniscono e sono interconnessi tra la parte bassa della colonna vertebrale, il bacino ed appunto l’interno alto delle gambe.
- infine i quadricipiti ed i glutei: anch’essi indispensabili per l’equilibrio, per chi non lo sapesse, i glutei sono i muscoli che riescono a farci stare in posizione eretta.
Il Pilates si occupa di lavorare sulle stratificazioni più profonde di questi gruppi muscolari.
Tutti questi straordinari muscoli, assieme creano una controforza che lavorando imperterrita, riesce a sostenere tutta la colonna vertebrale.
Senza ombra di dubbio, una buona forza avvolgente attorno alla colonna vertebrale, favorisce come proficua conseguenza una migliore postura generale del nostro corpo.
Quando il “Core” non è abbastanza allenato, a tutta la zona del tronco viene meno la stabilità necessaria per sfruttare pienamente tutta la riserva di energia che possediamo, per riuscire a muoversi in maniera corretta ed efficiente.
Tantissime persone soffrono di una deambulazione scorretta, oppure hanno scompensi posturali anche per queste ragioni.
Nel ricercare sostegno ed equilibrio, si potrebbe incorrere ad utilizzare muscoli non idonei, creando una sorta di dipendenza per placche motorie che per un movimento corretto resterebbero pressoché inutilizzate.
Il Pilates tende ad eliminare la compensazione muscolare scorretta
Alcune persone a causa dei loro scompensi fisici, sfruttano maggiormente muscoli presenti all’interno degli arti superiori, nelle gambe o nei dorsali, piuttosto che quelli realmente utili per quel determinato tipo di movimento.
Tutto questo sta a significare che in questi casi specifici, a lungo termine, gli arti non saranno in grado di compiere movimenti corretti e tutta la struttura della schiena potrebbe risultare compromessa, generando cose come: rettilineizzazioni, protrusioni, discopatie, ernie, scoliosi, ecc.
Il tutto traducibile attraverso il dolore e l’infiammazione cronica alla parte soprattutto bassa della schiena.
Il nostro compito rimane perciò quello di preservare e rafforzare in maniera omogenea tutti i muscoli del nostro centro energetico: il “Core”, in questo modo tutta la muscolatura di protezione risulterà idonea per donare il sostegno e “l’impalcatura” necessari alla nostra preziosissima colonna vertebrale per restare in un assetto di corretta postura.
Con una postura generale del nostro corpo migliorata, tutti gli arti saranno svincolati dal peso di un corpo legato e costretto, risultando perciò liberi di muoversi in maniera corretta, acquistando persino elasticità e forza muscolare.
Joseph Pilates fu l’inventore dell’omonimo stile di allenamento, ideò il metodo per lenire tutti i suoi disturbi fisici, fu un grande atleta ed innovatore sportivo, ma in tenerà età soffriva di svariati disturbi fisici: asma, rachitismo, ecc.
Grazie al suo disagio ma anche alla sua grande conoscenza delle discipline olistiche e tecniche di allenamento che spaziavano tra quelle orientali ed occidentali, Joseph Pilates riuscì ad estrapolare da ogni corrente di pensiero, ciò che a lui maggiormente serviva.
La disciplina del Pilates è perciò una sorta di ibrido migliorato, maggiorato e di fusione tra esercizi preesistenti o di ispirazione, provenienti da ogni angolo del Pianeta ed anche da tantissime epoche differenti.
E’ la migliore tecnica di allenamento posturale per raggiungere il riequilibrio fisico del corpo.