Precisione e coordinazione come ulteriori principi guida del Pilates
Il signor Pilates aveva una convinzione per la quale gli esercizi della sua metodologia, se eseguiti correttamente e dominati attraverso l’equilibrio e la coordinazione, potevano trasportare gli esecutori ad una reazione totalmente inconscia.
Una volta raggiunto questo obiettivo di automazione attraverso gli stati profondi della mente, gli esercizi verranno, sempre secondo la logica di Pilates, tradotti in grazia ed equilibrio anche nella concezione delle normali attività quotidiane.
Immaginiamo ora un’attività sportiva, ad esempio il pattinaggio artistico o la danza, una pattinatrice o una ballerina saltano entrambe verso il cielo librandosi nell’aria per poi con somma energia, piroettare creando una consecutiva serie di cerchi aerei.
Naturalmente ciò che più colpisce uno spettatore sono la leggiadria, la semplicità, la grazia e la precisione con le quali vengono svolte le evoluzioni artistiche; equilibrio, forza e tecnica sono anch’essi visibili ma giungono come messaggio leggermente dopo.
Sappiamo di per certo che dietro ad ogni singolo breve movimento, o grande ed elaborata evoluzione, sono presenti anni di preparazione fisica ed artistica, accompagnati da forza e vigore senza pari.
Così come nello sport o nell’arte, anche nel Pilates occorre soprattutto concentrarsi su l’applicazione dei movimenti giusti, attraverso i giusti gruppi muscolari, ed infine, tramite la corretta cadenza ritmica delle movenze, rispettando le linee guida dell’esercizio in questione.
Nel Pilates tutto il corpo è in una situazione di interconnessione fisica e mentale, il movimento viene generato grazie ad un insieme di messaggi che partono dalla nostra mente, nel cervello, si canalizzano lungo le nervature corporee ed infine giungono a destinazione sollecitando le varie placche per la mobilità muscolare.
Concentrarsi sul concetto soprastante costituisce un’ulteriore tecnica di approfondimento per riuscire a giungere alla perfetta esecuzione degli esercizi di Pilates ed inoltre, rappresenta un’altro nuovo criterio per consapevolizzare lo stato di collaborazione tra mente e corpo (importantissima all’interno della ginnastica posturale).
All’inizio, in particolare quando si approccia ad un nuovo tipo di attività fisica, la maggior parte degli amatori si sente quasi sempre per nulla o poco coordinati, questo accade perché quando ricreiamo un tipo di movimento inconsapevole e sconosciuto, abbiamo bisogno di molte ripetizioni sia fisiche che mentali, prima che esso rientri a fare parte sia della nostra memoria muscolare che di quella mentale.
L’unica cosa in grado di salvarci nelle fasi iniziali di apprendimento di un nuovo esercizio fisico di Pilates, è concentrarci sulla stessa forma corrette di esecuzione, tenendo bene a mente il proverbio: “chi va piano, va sano e va lontano”.
Così facendo possiamo eseguire con la dovuta calma ed il dovuto rispetto tecnico i vari esercizi ed inoltre, capiremo che eseguire esercizi che richiedono equilibrio e coordinazione, è proficuo sia per il cervello che per la muscolatura, incluse ovviamente: ossa, strutture legamentose e strutture articolari.
Il classico esercizio che prende il nome di “swimming” all’interno del metodo Pilates, è un esercizio a corpo libero che ad esempio fornisce un’idea esaustiva di quanto la postura, la precisione, ed il livello di coordinazione siano importanti per questa ginnastica.
Lo swimming (nuoto) è un esercizio tipico del Pilates che per la sua realizzazione, addirittura implica il funzionamento collaborativo e contemporaneo di entrambi i lobi cerebrali.
Possiamo concludere ricordando come per il Pilates sia molto più importante la qualità di esecuzione dei movimenti, rispetto alle quantità, perciò, ricordare che mentre si cerca di eseguire la collaborazione tra mente e corpo, bisogna sempre concentrarsi per mantenere il livello di coordinamento e concentrazione.